Tonno
Tonno
Thunnus thynnus
Specie:  T. thynnus
Classe:  Actinopterygii
Ordine:  Perciformes
Famiglia:  Scombridae
Sottofamiglia:  Scombrinae

Taglia media: 100 cm

Taglia massima: 340 cm o più

Il tonno ha testa grande e muso appuntito; le mandibole sono relativamente piccole e terminano posteriormente all'altezza dell'occhio. I denti sono piccoli, appuntiti e conici. Da ambo i lati del peduncolo caudale è presente una carena ben sviluppata. Posteriormente alla seconda pinna dorsale è presente una fila di 8-10 pinnule, mentre, ventralmente, un' altra fila di 8-9 pinnule si trova tra la pinna anale e quella caudale. Le pinne pettorali sono molto piccole ed il corpo al di sotto di esse presenta delle incavature che servono ad accoglierle durante il nuoto veloce, diminuendo quindi l'attrito con l'acqua.Il tonno è il pesce pelagico più rappresentativo dei nostri mari, famosissimo anche per le sue lunghe migrazioni a scopo riproduttivo.È un forte ed abile nuotatore, voracissimo e' sempre in movimento. La sua dieta si basa principalmente su altri pesci pelagici (sgombri, alici, sarde) e su cefalopodi (totani, calamari). Vive solitamente in branchi di numerosi individui in acque aperte e superficiali, e solo raramente raggiunge profondità maggiori dei 100 metri.

Il tradizionale metodo di pesca al tonno era rappresentato dalle "tonnare", impianti di reti fisse ormai in disuso anche in Costiera Amalfitana (famosa è quella di Favignana, nelle isole Egadi, ancora relativamente attiva). Fino al primo dopoguerra ne esistevano ancora almeno due, una nei pressi di Capo Conca (Conca dei Marini) e l'altra nei pressi di Nerano. Tuttavia, in Costiera la tradizione della pesca al tonno è mantenuta viva dalle cosiddette "tonnare volanti" di Cetara, imbarcazioni armate di vaste reti da circuizione che vengono calate intorno al branco di tonni, dopo l'avvistamento. Negli ultimi anni tale specie è stata sottoposta ad una elevata pressione di pesca, che ha avuto inevitabili effetti negativi per il mantenimento degli stock mediterranei. Altri metodi di pesca includono i palamiti galleggianti, le famigerate "spadare" (reti superfici,ali lunghe decine di chilometri, impiegate principalmente per la pesca del pesce spada) e lenze da traina, soprattutto per gli individui piccoli. La lunghezza minima consentita per la pesca è di 70 cm.

Blue-fin Tuna

Average size: 100 cm

Maximum size: over 340 cm

The bluefin tuna has a conical head and the mouth is rather large. Teeth are small, sharp and conical. This fish is the most representative pelagic fish in our waters, very famous because of its long migrations for breeding purposes. It is a strong and very skilled swimmer, extremely voracious and always on the move. It basically feed on other pelagic fish (anchovies, mackerels, atlantic bonitos) and cephalopods (squids and red squids). It usually lives in large schools in the blue water and on the surface, and it only rarely reaches 100 meters of depth.

The traditional fishing technique for tuna was the so called “tonnare” (Almadraba tuna), an elaborated installation of nets in a maze. This kind of method is not used anymore, not even in the Amalfi Coast. One of the latest place it is still possible to find it is in Favignana, in the Egadi’s islands (Sicily). Until the postwar period of the first World War, there still were two of them. One nearby Capo Conca (Conca dei Marini) and the other one close to Nerano. Nevertheless the tradition of fishing tuna is still alive in the Amalfi Coast, thanks to the so called “tonnare volanti” (moving almadraba tuna) in Cetara. These are special boats armed with large nets for deceiving schools of tuna and group them in the middle of the net.

This species have suffered from a particularly intensive overfishing activity which jeopardizes its presence in the Mediterranean. For this reason there is a strict regulation for fishing. The minimum allowed size for fishing is 70 cm.

Roberto Sandulli, “Dentro al mare della Costa d'Amalfi" guida alla fauna marina della Costiera Amalfitana, Ecostiera edizioni
Dove si trova: 
Costiera Amalfitana, Costa Cilentana
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Bibliografia: 
Roberto Sandulli, “Dentro al mare della Costa d'Amalfi" guida alla fauna marina della Costiera Amalfitana, Ecostiera edizioni, anno 1999
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