Vite cultivar Tintore di Tramonti, foto Vincenzo Sannino
Vite cultivar Tintore di Tramonti
Specie:  Vitis vinifera L.
Famiglia:  Vitaceae

La cultivar, il cui nome trae origine dalla caratteristica di conferire colore al vino in relazione alla presenza di elevate quantità di antociani negli acini, è diffusa prevalentemente nel comune di Tramonti; è inoltre diffusa nella Valle dell'lrno e, sporadicamente, in altri comuni della Costiera amalfitana. Vitigno vigoroso, non presenta elevata fertilità delle gemme. Grappolo spargolo, anche per difetti di morfologia fiorale, che ne abbassa notevolmente la produzione, sebbene ne consenta una raccolta molto tardiva anche per la notevole resistenza ai più frequenti parassiti fungini.

La caratterizzazione molecolare (DNA) del germoplasma viticolo Campano ha permesso di evidenziare una relativa parentela del Tintore di Tramonti con altre varietà d’uva ricca di colore. Secondo le descrizioni redatte via via dai diversi ampelografi, mostrerebbe una qualche somiglianza con la "Tintora di Lanzara" (Salerno), a sua volta identica all’“olivella Tingitora”.

La sistemazione dei terreni è quella tipica a terrazze dette "muracine", costruite con pietre sovrapposte "a secco" (cioè senza materiale legante) e provviste di conche per l'irrigazione formate da canali e condotti idrici in muratura. La forma di allevamento tradizionale è la pergola, che prevede la sistemazione del vigneto a pergole di viti sostenute da una struttura formata da pali di castagno, chiamati "spalatroni", in alto ed in lungo. I filari sono indirizzati parallelamente al terreno, in modo da consentire l'utilizzazione ad orto del terreno sottostante, sfruttando cosi lo stesso appezzamento per una duplice coltura.

Allevata in vecchi vigneti, dà origine a vini molto apprezzati localmente, come "a scippata", vino prodotto a Tramonti, composto (per l’80%) da Tintore e da Piedirosso; si tratta di vini idonei all'invecchiamento, dal gusto secco, ricchi di estratti, con tannini non eccessivamente astringenti e sentori di fruttato. Il vitigno in esame concorre inoltre alla produzione del vino DOC Costa di Amalfi rosso, sottozona Tramonti, ed in misura minore alle sottozone Ravello e Furore.

Il tintore è un vitigno centenario della Costiera amalfitana. Nasce da uve cosiddette minori e, seppur produttivo, risulta non essere ancora iscritto nel registro nazionale delle varietà di viti. E per far sì che si proceda in tempi brevi al riconoscimento del secolare vitigno, ancora coltivato a piede franco tra i terrazzamenti di Tramonti, l’a ssociazione Gete – nata da coltivatori e appassionati – ha avviato l'iter di riconoscimento e un'iniziativa chiamata “Il Mosto che diventa vino” per valorizzare questo antico vitigno che caratterizza il paesaggio.

La coltivazione dei suoi vitigni ultracentenari si dipanano con fitte trame su pergolati retti da impalcature fatte con pali di castagno. Un’autentica rarità nel panorama viticolo internazionale, ma anche l’eredità della metodologia di allevamento che si utilizzava migliaia di anni fa con gli etruschi che popolavano questa zona.
Il Tintore è una straordinaria varietà di uva, si presenta con grappoli conici e pochi acini. Molto lunghi e assai spargoli, i grappoli godono di un’ottima maturazione e di un ottimo microclima al proprio interno, capace di farli resistere per lungo tempo sulla pianta. Ma anche di difendersi autonomamente dall’attecchimento di malattie come la botrite e il marciume. La foglia è invece la carta di identità di una varietà d’uva, e quella che caratterizza il tintore a differenza delle altre, un profilo increspato con una pelosità della pagina inferiore che al tatto si manifesta quasi vellutata. A questo si aggiunge un altro particolare: il cuneo pronunciato verso il basso che rende ben identificabile questa varietà.
Uva tardiva, il tintore viene raccolto nel periodo vegetativo compreso tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. E sono proprio i suoi grappoli ad indicarne il momento attraverso l’appassimento degli acini che rappresenta una sorta di richiamo quando si è prossimi alla vendemmia.

 

Vite cultivar Tintore di Tramonti (Vitis vinifera) ,is widespread mainly in the municipality of Tramonti it is also widespread in the Valley dell'lrno and, sporadically, in other towns of the Amalfi Coast.

The grapes bred in old vineyards, gives rise to highly rated wines produced in Tramonti, compound (80%) from Il tintore and Piedirosso; these are wines suitable for aging they have a dry taste are rich in extracts and the tannins are not too astringent it also has hints of fruitiness.

Il tintore is a vine centenary of the Amalfi Coast.

Il tintore is an amazing grape and the vine is important to the Amalfi coast,the grapes are presents in conical clusters and a few berries. The clusters are able to resist for a long time on the plant. Il tintore is harvested during late October and early November. 

Il tintore Il vitigno del tintore,foto Vincenzo Sannino L'antico vitigno del Tintore a Tramonti, foto Vincenzo Sannino L'antico vitigno del Tintore a Tramonti, foto Vincenzo Sannino L'antico vitigno del Tintore a Tramonti, foto Vincenzo Sannino L'antico vitigno del Tintore a Tramonti con un coltivatore, foto Vincenzo Sannino Un vitigno di tintore a Tramonti Un vitigno di tintore a Tramonti
Dove si trova: 
Tramonti, Ravello, Furore
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Video: 
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Bibliografia: 
“Monitoraggio del patrimonio di biodiversità. Analisi per la gestione delle risorse ambientali per la conservazione della biodiversità” , Agriconsulting per il Parco Regionale dei Monti Lattari
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